Patriarch Youssef
Pope Benedict XVI speaks about Syria after the Angelus at Castel Gandolfo 29 July 2012
Pope Benedict XVI speaks about Syria after the Angelus at Castel Gandolfo 29 July 2012
After the Angelus
Dear brothers and sisters,
I continue to follow with concern the tragic and growing episodes of violence in Syria with the sad sequence of deaths and injuries, even among civilians, and a large number of internally displaced persons and refugees in neighbouring countries. I ask for these to be ensured the necessary humanitarian assistance and joint help. In renewing my closeness to the suffering people and remembrance in prayer, I renew an urgent appeal for an end to all violence and bloodshed. I ask God for wisdom of heart, especially for those who have more responsibility, because no effort should be spared in the quest for peace, including by the international community through dialogue and reconciliation, with a view to the proper political settlement of the conflict.
My thoughts also turn to the beloved nation of Iraq in recent days affected by numerous and serious attacks which have caused many deaths and injuries. May this great country find the path of stability, reconciliation and peace!
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/angelus/2012/documents/hf_ben-xvi_ang_20120729_it.html
Cari fratelli e sorelle,
continuo a seguire con apprensione i tragici e crescenti episodi di violenza in Siria con la triste sequenza di morti e feriti, anche tra i civili, e un ingente numero di sfollati interni e di rifugiati nei Paesi limitrofi. Per questi chiedo che sia garantita la necessaria assistenza umanitaria e l’aiuto solidale. Nel rinnovare la mia vicinanza alla popolazione sofferente ed il ricordo nella preghiera, rinnovo un pressante appello, perché si ponga fine ad ogni violenza e spargimento di sangue. Chiedo a Dio la sapienza del cuore, in particolare per quanti hanno maggiori responsabilità, perché non venga risparmiato alcuno sforzo nella ricerca della pace, anche da parte della comunità internazionale, attraverso il dialogo e la riconciliazione, in vista di un’adeguata soluzione politica del conflitto. Il mio pensiero si rivolge anche alla cara Nazione irachena, colpita in questi ultimi giorni da numerosi e gravi attentati che hanno provocato molti morti e feriti. Possa questo grande Paese trovare la via della stabilità, della riconciliazione e della pace.